“Gran serata dell’Atletica Leggera”

19:06 in Amici dell'Atletica da Nicola Gemo

Ristorante Churrascaria Maracanà ai Pilastroni di Dueville, li 28 gennaio 2011

 “Pensavo di trovarmi in una rimpatriata tra pochi amici ed invece scopro che la scelta del Maracanà è legata allo stadio di Rio per ospitare tutta questa folla”. La boutade è del giornalista RAI Franco Bragagna, presente alla serata in quanto voce dell’atletica leggera ed anche perché nel vicentino ha tanti amici. In oltre 200 tra atleti, ex atleti, allenatori, simpatizzanti e dirigenti sportivi in attività e del passato, hanno ricreato un ambiente quasi surreale al ristorante Maracanà. Presente anche la campionessa azzurra dello sprint Manuela Levorato che proprio la sera precedente aveva ottenuto il limite per gli europei al coperto di Parigi. Non si è trattato di una delle solite serate nostalgiche per ricordare i bei tempi passati o meglio la maxi rimpatriata aveva anche questa finalità ma l’Associazione Amici dell’Atletica Leggera di Vicenza, germogliata appena lo scorso anno, è stata costituita soprattutto per guardare al futuro con progetti e operazioni concrete a favore dello sport praticato. Un primo assaggio è stata la finale tricolore dei societari allievi, prima manifestazione nazionale della federazione approdata nel camposcuola Perraro di Vicenza, che se è stata considerata la finale tricolore meglio riuscita del calendario Fidal 2010 lo deve in parte anche al contributo dell’Associazione Amici dell’Atletica Leggera di Vicenza che ha messo in moto i propri adepti nella raccolta fondi e nel supporto organizzativo della manifestazione. La “Gran Serata dell’Atletica Leggera” organizzata ai Pilastroni di Dueville aveva proprio lo scopo di rinserrare le fila ma anche di ripercorrere mezzo secolo di storia dell’atletica vicentina che in fatto di allori costituisce una fetta non indifferente di quella azzurra ed anche del medagliere olimpico italiano. Oggi grazie a questa nuova associazione non succederà più quanto malauguratamente è accaduto negli anni scorsi, che nomi leggendari quali Carlo Lievore, unico record mondiale per un vicentino, anni ’60 nel giavellotto, Italia Lucchini, campionessa europea nello sprint o il medagliato di Berlino ’36 nella staffetta 4 x 100 Gianni Caldana, tutti non più fra noi ma totalmente dimenticati da Vicenza. Gli “Amici dell’Atletica Leggera di Vicenza” nella serata hanno voluto premiare i tecnici che hanno lasciato un segno, un solco importante nella storia del movimento vicentino. Da Francesco Battistello, una pietra miliare nell’atletica breganzese, ad Eliseo Bernardi, tecnico di grosso spessore, Alberto Biasi “Anima” del mezzofondo vicentino quindi Giacomo Dalla Pria, oggi in piena attività con i talenti della riviera berica come negli anni ’70 quando scoprì le doti di tale Gelindo Bordin. Poi Gianni Cabianca da Arzignano, il prof. Angelo Cavalli che ha seguito l’evoluzione di Gabriella Dorio e Rossella Gramola, poi il prof. Sergio Ceroni sinonimo di atletica per generazioni di sportivi tra i quali l’allievo prediletto Luciano Caravani, campionissimo della velocità sino ai 5 cerchi. Walter Dalle Molle ai più è un nome che non dice molto ma le due vittorie nella maratona di New York di Orlando Pizzolato sono frutto del suo lavoro di preparazione. Poi Giancarlo Moscato e la premiazione che più ha toccato il cuore dei presenti quella di Aldo Pedron. Oltre alla targa ricordo offerta dagli organizzatori della serata Aldo è stato preso in contropiedi perché il suo miglior allievo, il quarantenne Paolone Dal Soglio ha voluto ringraziarlo per essere stato suo paziente tecnico per 30 anni ininterrottamente con una dedica molto toccante ed un regalo concreto, una macchina fotografica digitale. E’ stata poi la volta di Ruggero Pegoraro, allenatore di ostacolisti, Gianni Peretti per i marciatori e Gianni Zanon, mentore del discobolo pluricampione italiano ed olimpionico Diego Fortuna. Altro allenatore che ha fatto grande l’atletica a Schio è il prof. Riccardo Furiassi che si è presentato a ricevere il premio con la storica divisa del CSI Fiamm Vicenza. Un velo di tristezza alla consegna degli ultimi tre riconoscimenti alla memoria, al maestro dello sport Carlo Gamberini, premio ritirato dall’azzurra Patrizia Paulotto premiata dall´altra azzurra Mara Rosolen, per Massimo Munich, ritirato dalla figlia Marta e per Guido Perraro cui oggi è dedicato il campo di atletica di Vicenza. A consegnare i premi agli allenatori di ieri e oggi, questa la componente che ha commosso più di qualcuno sono stati gli stessi atleti, molti dei quali non si incontravano da tempo immemore. Una bella serata di sport che ha permesso agli organizzatori anche di incamerare qualche risparmio grazie alla lotteria, tutti proventi che verranno utilizzati per finalità sportive, per far maturare talenti o per sostenere iniziative anche umanitarie perché l’atletica è uno sport individuale, egoistico ma che vede tutti uniti quando si tratta di lavorare per il bene della collettività. (Gec Marchetto)