Il Decalogo del Velocista !
17:54 in Amici dell'Atletica da admin
- Chi nasce velocista, ha diritto di vivere riposando
- Il velocista corre solo quando serve
- Ama le tue scarpette chiodate come te stesso
- Dormi bene la notte e riposa di giorno per essere pronto allo scatto
- Se vedi chi corre a lungo, non ti avvicinare! Gli puzzano i piedi!
- Non fare mai, piu’ ripetute di quelle che ti vengono chieste
- Corri poco e quel poco fallo velocemente
- Quando ti viene voglia di correre a lungo fermati subito! (siediti e aspetta, piano piano ti passa …….)
- Se lo jogging e’ salute, allora fa bene ai malati!
- Ricorda che l’Atletica Leggera comincia con i 100 metri e finisce con i 200 metri. La pista e’ di 400 metri per poter correre la staffetta 4×100!
per gentile concessione di Luciano Caravani, una particolaristica visione dell´Atletica Leggera. Per chi vuole il dibattito é aperto
Beh, non ha parlato male dei lanciatori !!!
sono completamente d’accordo
OSSERVAZIONI SUL DECALOGO DEL VELOCISTA
Dopo il grande spettacolo del Golden Gala di giovedi scorso, ed in particolare dopo l’ultima gara o meglio, frazione di gara vista, mi è venuta voglia di rileggere il decalogo dell’esimio Caravani per verificare la veriticità degli assiomi presenti e una volta fatto mi sono chiesto sottovoce : ma chi ..azzo è sto velocista !!??
Che un giro di pista fosse di 400 metri lo sapevamo già dal 1928; ma è il perchè di questo che era già noto a chi allora decise di dividere in quattro il miglio.
Gli amici inglesi avevano già acquisito la consapevolezza che l’ Atlerica Leggera ”Quella Vera” iniziasse dopo il primo giro.
Purtrotto però Pierre Frédy ( barone di Coubertin), voleva far correre anche gli scarsi perchè diceva « L’importante non è vincere ma partecipare » e poi continuava
« La cosa essenziale non è la vittoria, ma la certezza di essersi battuti bene. »
( Apierrebellooo… stai sciallo !!! ti sarai anche battuto bene ma se sei scarso, l’unica certezza è quella di essere battuto !!)
e quindi ritornando al decalogo dei velocisti :
a quelli scarsi, si è stati costretti a fargli fare un giro solo,
a quelli ancora più scarsi solo mezzo
e a quelli scarsi scarsi, solo la passerella davanti alle tribune : ”Je suis Catherine Deneuve ”.
A questi scarsi scarsi poi per riuscire a fargli fare almeno un giro hanno dovuto metterli in quattro, anche se, come abbiamo notato giovedi scorso per alcuni la cosa è ancora difficile e in fase di studio.
A conferma di tutto questo prendi un qualsiasi programma di un meeting , escludi quello di giovedi che fa parte delle ecezzioni che però confermano la regola e verifica quali sono le gare iniziali quando gli spettatori sono ancora pochi : 100-200-400. (lasciamo da parte i 400hs per quelli apriremo un capitolo a parte);
poi verifica quali sono le gare finali, quando gli spettatori cominciano già ad andarsene : 4×400 e 4×100 eccezzione fatta per alcune 4×100 che per finire prima cambiano anche fuori zona,
e tutto questo sai cosa dimostra ? che se togli la testa e la coda ti rimane solo il ”Cuore” dell’Atletica Leggera : 800 – 1500 – 3000
A questo punto alla domanda inizale ho trovato una risposta :
Chi è il velocista se non un mezzofondista scarso.
Un abbraccio a tutti gli amici velocisti
Umberto Balestro
Grande, Umberto. Una disamina notevole la tua, vista dalla prospettiva del mezzofondista. Ma lo sai che non ci avevo mai pensato? Hai proprio ragione!
Sergio Ceroni
ricordami di cancellarti dalla lista dei miei amici!