……..perche’ ti senti comunque un Finisher ed e’ questo quello che conta….
13:38 in Amici dell'Atletica da Nicola Gemo
Alcuni di noi hanno corso la maratona con risultati entusiasmanti come Enrico, ma anche spesso da amatori impreparati o malamente preparati. Il caso limite poi di un ex velocista asmatico che si cimenta………..è riassunto da lui stesso qui di seguito. Sappiamo anche che ci sta riprovando, sempre con lo stesso spirito goliardico e che fra qualche mese, molto probabilmente, sentiremo ancora parlare di lui ed in quell’occasione avremo anche le testimonianze fotografiche. D.Z. Roma 2011
26 ottobre 1997 la mia prima maratona.
“Hai visto quello che ha scritto il grande Enrico di N.Y.C.M.2010, perchè non scrivi anche tu qualcosa delle tue esperienze ?” Così mi han detto gli amici del sito ed io, dopo averci pensato alcuni giorni, eccomi qui con l’unico scopo di dimostrare che tutti possono completare una maratona.
Per comprendere meglio l’impresa del 1997 bisogna sapere che fin da piccolo ho sempre avuto una predisposizione per la corsa, qualsiasi corsa purche’ breve; fin da piccolo come tanti bambini sfidavo chiunque, su qualsiasi distanza, purchè dalla partenza si vedesse CHIARAMENTE l’arrivo…
Figurarsi il dramma quel gennaio del 1997 quando dopo innumerevoli visite mediche mi veniva diagnosticata una forma di asma cronica…. addio alle corse…….. The End!
La tenacia mi portò a incontrare numerosi luminari dell’argomento e uno di loro, reduce da un congresso negli USA, volle prendermi come cavia, mi propose: operazione alle vie nasali…(doloreeee), poi il ricovero in una clinica sul Garda per studiare i miei succhi gastrici con la ricerca di una dieta a base di soli 4 elementi: acqua, lattuga, pasta, carne di mucca ai ferri; una “goduria” mi sono subito detto nell’apprendere che il tutto era senza limiti, nel senso della quantità.
Dopo circa 20 giorni mi ero già sgonfiato di parecchio ma la respirazione sempre uguale…. allora si è convenuto che potevo andare a camminare utilizzando il mio “ventolin” prima di partire, durante la passeggiata e alla fine per evitare attacchi pericolosi di asma. Alla fine di maggio il “ventolin” lo tenevo in tasca per sicurezza e continuavano le mie lunghe camminate serali sugli argini del Tesina, fino a che ho cominciato a corricchiare lentissimamente con il ventolin che usavo a volte quando non respiravo più….ed infine ecco le prime marcie fiasp non competitive a fine giugno e cosi via.
Mio cognato maratoneta mi accompagnava alle marcie e io mi illudevo di essere diventato un fondista….a fine settembre la grande decisione: perchè non andiamo a Venezia per la maratona? “Ti accompagno io” disse il cognato, “ti sto a fianco fino alla fine.” ……Chi poteva rinunciare all’aiuto psicologico di un’esperto maratoneta da 2 ore e 50′….
Ci siamo iscritti, ricordo ancora l’iscrizione via fax, certificato medico e tempo dell’ultima maratona….. per lui e per me S.T. (senza tempo) . Il giovedi pomeriggio siamo andati all’expo di Mestre a ritirare i conseguenti pettorali: n. 225 lui e 6750 il sottoscritto… diverso il logo e diverso anche il colore del pettorale…
La domenica mattina sveglia ore 4,30, 2 etti di spaghetti al pomodoro (per me la specialità dell’anno) e fette biscottate con marmellata… e via fino a Stra… Mi ero vestito come una cipolla, a strati…. canottiera col numero poi maglia vecchia/maglione rotto/ tuta mezza distrutta; tutti indumenti che dopo il via mi avevano detto si lanciavano a bordo strada….. ricordo che sopra avevo indossato un sacco della spazzatura gigante al quale avevo fatto i fori per la testa e le braccia…. Una passerella modello Armani!
Arriviamo a Stra, parcheggio…. riscaldamento… 2 allunghi ed entriamo nelle gabbie… io vestito come un palombaro e mio cognato con il numero in vista….Ci fanno entrare nella prima gabbia, davanti…. a 3 metri dalla striscia del via. Nella gabbia di quelli magri e forti…..
Prima del via quello al mio fianco chiede a mio cognato se aveva fatto atletica….. e mio cognato a rispondere che no aveva cominciato a correre da poco….. quanto fai nella maratona? E tu? 2 ore e rotti… dove? Vigarano e tu? Cesano Boscone…. A se avessi cominciato prima, dice il nuovo amico e mio cognato a rispondere che io ero quello che aveva un passato in Pro Patria da giovane…. E subito a chiedermi… che tempo hai nella maratona? Mai fatta una rispondo… e lui che mi guarda incuriosito e mi chiede il personale nella mezza e io tranquillo che rispondo mai fatta una neanche di queste… lui mi fissa cercando di farsi venire in mente dove poteva avermi incontrato prima e dice ahhh mezzofondista forte allora? No non mi e’ mai piacuito correre lungo……ma come? dice lui…. ma hai fatto atletica? Certo dico io … e lui tranquillizzato mi dice, lo vedevo da come ti muovi…. e cosa facevi allora? I 100 metri dico io e questo tipo senza salutare prende e se ne va indietro di 10 metri….
Oramai mancavano pochi minuti al via…. lo speaker aumenta il volume delle parole, presenta gli stranieri che fa entrare nella nostra gabbia uno ad uno ed io guardandoli comincio a capire che effettivamente sono diversi da me..
Mio cognato mi tranquillizza dicendomi che lui non vorrebbe mai avere quel fisico li che hanno loro… troppo magri dice lui… Ci siamo 5,4,3,2,1 fuoco… l’eco dello sparo era ancora nell’aria che mio cognato mi grida: ci vediamo all’arrivo, io vado e ti aspetto li……
Crollo psicologico incredibile….. comincio a correre… mi dico: vai piano il primo km intorno ai 6′ ma come si fa a correre piano con tutti questi qua che ti superano gridando perchè intralci la strada….Finalmente dopo circa 1000 sorpassi vedo il cartello del primo km e guardo l’orologio e vedo 4’50! e via cosi proseguono i sorpassi fino al decimo km in 49’50” prendo una bottiglia d’acqua finalmente… nessuno si ferma e neanch’io mi fermo, 10′ impiegati a bere mezza bottiglietta d’acqua… ma senza fermarsi, un genio! Arrivo a metà maratona e vedo 1h 48’15” e penso se nella seconda metà ci mettessi anche 2 lunghissime ore scendo come ridere sotte le 4 ore…..
Appena finisco di pensare questo stiamo per entrare in Mestre; subito 2 cose mi restano in mente il cartello dei 22 e io che mi ritrovo a camminare e non so perchè… finita la benza! Dopo circa 30 metri che cammino cercando di ripartire passa un maratoneta anziano che avevo conosciuto la settimana prima e battendomi sulle spalle mi grida cosa fai adesso che inizia la maratona……proprio cosi, che bella figura di …..maratona…..
Ed io intanto…. duro….. cammina veloce/corri piano/cammina veloce arrivo in Corso a Mestre, si doveva percorrere tutto il corso e poi si tornava indietro.
Volevo passare le transenne perchè da me era scritto 26 km e dall’altra parte 29… ma era troppa la gente che vedeva e allora vai soffri…e continua….. andata e …… porca miseria le vesciche sotto i piedi… che male fare inversione in fondo al corso… ma avanti…. Finisce il centro di Mestre ed ecco lo stradone con i suoi cavalcavia lunghissimi verso il ponte della libertà…. La gente che si ferma sul ponte si appoggia con le mani sul gard-rail a guardare l’infinito…. Io penso se mi fermo qui non arrivo più… finisce il ponte e scopro che l’ultimo tratto diventa una salita durissima per lo stato come il mio ma la faccio di corsa…. Giu’ a dx che c’e’ il cartello 39 e poi dopo una vita 40 e godo perché vedo il crono che dice 3 ore e 44’ e mentalmente mi dico, come vuoi che faccia a fare 2,2 km in più di 16’? ormai è fatta… basta non camminare… ed infatti da li in poi cammino solo per il tratto in salita di alcuni ponti finali ed ecco che scendo dall’ultimo e chiudo in 4 ore e 2’…. Ma come c…o ho fatto ad andare cosi’ piano? E finchè me lo chiedo vedo che dopo il via ci sono delle transenne per incanalare i corridori e non riesco a capire cosa servono le 5 file se siamo cosi’ in pochi…..
Passo il traguardo… faccio 3/4 passi e mi incanalo anch’io, metto inconsapevolmente le mani sulle transenne ed ecco che mi cedono le gambe….. caspita adesso capisco a cosa servono le transenne, a tenere in piedi quelli distrutti come me….. arrivo dalle sorridenti hostess che mi consegnano … medaglia e lenzuolino lucido sponsorizzato che mi fa sentire come quelli in tv….. devo consegnare il chip e mi avvicino agli incaricati che vedo tolgono direttamente dalle scarpe dei corridori l’aggeggio e io penso…. Ma siamo matti? Vuoi che non riesca neanche a piegarmi per toglierlo da solo? ESATTO! Neanche a piegarsi e allora facciamo finta di niente, aspetto che me lo tolga la bellissima ragazza mora che a quel punto sembra un miraggio… ed ecco il cognato che mi viene incontro, che mi dice…… “non te rivavi più! Ho fatto in tempo a fare la doccia cambiarmi e andare al bar……”
Io invece cammino fino a dove mi riconsegnano la borsa, mi appoggio al muro per rivestirmi… i pantaloni non riesco ad indossarli se non dopo vari ed innumerevoli tentativi…. Che goffo che sono… non riesco a piegare le gambe ed i tendini? Rigidi e corti… ed ecco il dramma: il traghetto!
C’è un piccolo scalino per salire sopra e come faccio? Alla fine con astuzia… in retromarcia…. Appena dentro mi fermo subito tenendomi disperatamente al primo sostegno…….
Quando il traghetto arriva al tronchetto si scende in retromarcia… dolore fortissimo…. E 200 metri fino al pulman in circa 5’ trascinandomi come un reduce di guerra…. Con le numerose ferite… di guerra appunto… e voila’ la sorpresa! Chi ha inventato il pulman con tutti questi scalini per salire?
Chi se frega. Mi siedo sul secondo e tirando su i piedi mi risiedo su quello sopra e cosi’ salgo…. Ci sono riuscito e trovo una sedia libera…. E’ finita? No! Finisce a Stra con lo strazio della discesa fatta sorreggendomi tutto sulle braccia e via fino alla macchina….
Arrivo finalmente a casa e adesso è veramente finita sono le ore 18,00, cena e doccia prima di dormire… dormire? Chi dorme con tutti questi dolori…..
Ma…. il giorno dopo al lavoro…. neanche capace di camminare, ma….. TA…..TAN… alla gente che ti chiede “Cos’hai?” Si sorride come dei cretini e si tira fuori la medaglia bronzea con su scritto VENICE 97 e si gode…. come dei ricci….. perche’ ti senti comunque un Finisher ed e’ questo quello che conta….
Caro D.Z., come sempre mi fai ridere alle lacrime. Ma dopo il tuo racconto ho una sola certezza: NON FARO’ MAI UNA MARATONA!!!!
IL CREATORE……. è felice quando i suoi figli ridono….