umberto_balestro ha inviato un aggiornamento: 11 anni, 11 mesi fa · Vedi
Dedicato a tutte le nostre compagne amiche e mogli e a tutto quello che devono sopportare per questa nostra passione. Un ritratto reale e divertente di Alessia Panci da Podisti .net del 14/12/12
Solo poche parole per ricordare ed elogiare l’operato di una figura molto importante nel mondo del running: la donna del podista tapascione!
Noi donne del podista tapascione, che quando suona la sveglia alle 5 meno un quarto del mattino e lo vediamo che esce tutto bardato tipo uomo ragno, ma fosforescente, per andare a fare la sgambata del mattino,
ci insacchiamo ancora di più sotto al piumone bofonchiando un bah!
Noi donne del podista medio, che per non fargli prendere un etto gli cuciniamo il risetto a pranzo e la minestra di legumi a cena… ma rigorosamente senza soffritto , amore! E che dopo la dieta a Zona e la dieta Ducan è arrivata la luna nera dell’amico nutrizionista e via con latte di soia, bocconcini di soia, carboidrati ma solo fino alle 17, verdure, crude a pranzo e cotte a cena, legumi, legumi, legumi, niente dolci la sera!
Non sia mai te se presenta er picco glicemico di notte! Ma non erano le donne quelle fissate per la linea??
Noi donne del podista puzzapiedi, che fino a ieri se gli dicevi che volevi i manicotti di Liu Jo ti guardava stralunato e oggi se li è comprati lui x la maratona di Torino perchè fanno fico … peccato che se li è infilati a mo’ di calzamaglia Superpippo.. ma non è colpa sua.. so le braccine che sono corte corte…….
Noi sante donne del podista incerottato, che Candy Candy può pure cambiare mestiere!
Tra bandellette infiammate, ginocchi che fanno male, ma non si sa il perché, e sono stranamente collegati ad un dolore al braccio, talloni che vivono di vita propria, tendini che vi si rivoltano contro, caviglie che si ammutinano e decidono di gonfiarsi come zampogne, stomaci che siccome stanno appesi, si sono stufati di sballonzolare per 42 km e decidono di farti vomitare agli ultimi 192 metri, facendovi così ignorare quella poveraccia di vostra moglie che vi aspetta soltanto da 3 ore e 59 minuti per acclamarvi e scattarvi la foto del secolo…..
Noi donne del podista che ci crede, che ci spelliamo le mani per applaudirvi all’arrivo, ci roviniamo la vista a cercarvi tra la folla di altrettanti tapascioni in gara, che perdiamo la voce per urlarvi vai amoreeeee!!!
E all’arrivo: bravo bravo bravo … e ”mo’ basta però è?”
Che ogni gara corsa la domenica mattina ve la facciamo scontare con tre feste di bambini inferociti, una giornata a Magicland, un pomeriggio a Zoomarine e a conclusione serata al centro commerciale.
Noi donne del podista medio, che per starvi vicino abbiamo cominciato a correre pure noi, e guarda un po’… Ci è piaciuto! E allora chi è diventata la nonna volante, chi la signora Keniana chi si è data alla macchia e zompetta come un capriolo per le montagne, chi lascia il marito incredulo davanti ad una boccia di Ronco e scende ad allenarsi tutti i giorni, chi, dopo i Papa boys, i Madonna boys ha creato i Roby boys un gruppo che fa 50 sui 10.000, e chi è l’eccezione che conferma la regola, che si fa venire 40 di febbre per conquistare un pidocchiosissimo 1.04, personal best certo, ma il piumone n’era meglio?
Noi donne del podista della domenica che pur di non farvi sfigurare davanti ai compagni e mandare tutto all’aria solo perché vi siete fatti per l’ennesima volta male, ci sacrifichiamo e dopo esserci allenate solo un mese,
corriamo al vostro posto una Monza Resegone da guinness dei primati, ma per amore solo per amore…
Noi donne del podista con sentimenti che finalmente incredule perché ci avete regalato una cenetta intima in un ristorantino romantico, ci ritroviamo intimamente a cena con altri tre podisti e rispettive mogli a parlare amabilmente.. ovviamente di corse…
Noi donne del podista anche lui omo, che finalmente, lasciati a casa bambini, mamme, zie tumefatte, cani e gatti, sfoggiamo in camera da letto un completino intimo da sturbo, lui ci guarda con espressione ebete e ci dice: ”E no, scusa, me te presenti tutte le sere a letto col pigiamone mo er completino sexi proprio er giorno prima della maratona, ma che stai a scherzà?! Ma vatte a vesti va che devo dormire io….”
Sono due mesi che sto scrivendo e vi assicuro che questo è un abstract del libro che è uscito fuori
Ma in fondo, alla fine della fiera, anzi della gara, noi, donne dei runners, preferiamo centomila volte di più tutto l’elenco di cui sopra che vivere con uomini grossi, grassi e spaparanzati tutto il giorno sul divano
a fissare 11 deficienti che inseguono una palla. E che magari dopo aver visto tutti i gol del campionato ti dicono: ”Amò?! Vestite che te porto all’Ikea…..”