ti assicuro che il tannino all’epoca non era neanche conosciuto.
Vivevo in una famiglia dove mi avevano convinto di essere il più debole di tutti e forse lo ero, mia padre e mio zio avevano una forza che neanche ci assomigliavo e chi mi ha conosciuto in palestra può immaginare com’erano loro……ho sempre scherzato a fare atletica fino a che mi è arrivata una pubblicazione della federazione che spiegava come si allenava Mennea.Ho voluto fare uno scherzo a Nicola e Umberto e l’ho letto, memorizzato e copiato tutto al 100%,per tutto l’inverno, allenandomi di nascosto da tutti, andando a monte berico di domenica sera ed in pista a Breganze avevo 29 anni e avevo smesso di correre 3 anni prima.Mi ricordo di quel periodo questi allenamenti :La prima uscita in pista a febbraio dove mi sono trattenuto fino a fare alla fine 2 volte i 150 in febbraio in 16″2.Una sera il Prof mi ha detto fatti tirare da Lorenzo Casara, faceva un test sui 200 in 2a corsia e io gli sono partito dietro in prima (ma dalla zona cambio ) ho concluso 310 in 35″1 e Biasi e company che ti fanno i complimenti e arriva Ceroni che svela i 10m. in più.concludo con il test sui 350 con il Prof. che ti fa partire a metà curva e ti aspetta in 42″, tu chiudi da solo in 40″9 e lui va a vedere dove eri partito e scopre che il segno era riferito al 1o ostacolo dei 400h erano 355 e dopo 2 giorni……… mio padre all’Ospedale …. E finì tutto…..